Il 10 ottobre 1906 il banchiere svizzero Hermann Hurny, insieme ad altri suoi connazionali, fonda la sezione football dello Sport Club Spezia. L’attività si limitava a sfide contro le formazioni di militari di passaggio. La nascita ufficiale dello Spezia Football Club può essere datata 20 novembre 1911, società costituita con un regolare organigramma che ebbe come primo presidente eletto Francesco Corio; fra i consiglieri, con la carica di tesoriere, risulta esservi anche Alberto Picco. Come calciatore e capitano della squadra, prese parte alla prima amichevole "ufficiale" della squadra, la partita Spezia-Virtus Juventusque Livorno, disputata il 21 gennaio 1912 e terminata con il punteggio di 2-2. Egli fu l'autore del primo gol segnato dallo Spezia. La sua carriera di calciatore fu interrotta dalla chiamata alle armi. Alberto Picco prese parte alla Prima guerra mondiale come sottotenente nel corpo degli Alpini, nel battaglione "Exilles", e morì eroicamente nella conquista del Monte Nero , sulla riva sinistra dell'Isonzo, sopra Caporetto, il 16 giugno 1915, a soli 21 anni. Alberto Picco è considerato, al pari di Cesare Battisti, uno tra i più famosi e gloriosi alpini, insignito di medaglia d'argento "motu proprio" dal Re Vittorio Emanuele III di Savoia, dopo che, in soli venti giorni di guerra, aveva già ricevuto due medaglie di bronzo.
Nel 1919 lo Spezia si iscrive per la prima volta al Campionato della Federazione, vincendo il Campionato di Promozione, ed accedendo così alla Prima Divisione.
Lo stadio viene fornito di un’elegante e capace tribuna in legno in pieno stile british; in quel campionato lo Spezia giunge, ad un onorevole terzo posto con 18 punti, alle spalle di Andrea Doria e Genoa. In onore della Pro Vercelli, grandissima squadra dell’epoca, il colore ufficiale delle divise passa dal celeste al bianco di maglia con pantaloncini e calzettoni neri.
In occasione della sfida di campionato tra Spezia e Genoa del Campionato 1922-23, in seguito ai violenti scontri tra i tifosi, lo stadio Alberto Picco viene squalificato per un anno. Quello stesso anno, sul campo neutro di Casal Monferrato, lo Spezia batte 1 – 0 la Juventus. Nel ’25 arriva la prima retrocessione in Seconda Divisione; un grande Checco Caiti li riporta in Prima Divisione l’anno successivo. Nel campionato di I Divisione Girone A 1928-29, gli aquilotti (definizione coniata da un giornalista nel 1913) conquistano il diritto a partecipare alla costituenda Serie B; al termine di quella stagione lo Spezia batte in finale il Parma e conquista il titolo di Campione italiano di Prima Divisione.
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