Il secondo anno in serie cadetta dell’era Volpi inizia con grande entusiasmo e l’obiettivo dei playoff promozione infiamma l’ambiziosa piazza spezzina, che vede divenir sempre più concreta la possibilità di respirare in prima persona l’aria delle sfide importanti. Nel ritiro di San Vito di Cadore, lo Spezia riparte da Giovanni Stroppa, tecnico giovane, ma con già una panchina di serie A alle spalle, mentre la direzione sportiva viene affidata a Giancarlo Romairone, reduce dalla gratificante esperienza alla Pro Vercelli, riportata nella serie cadetta dopo ben 64 anni di assenza, mentre la rosa vede confermate poche pedine, infatti solo capitan Marco Sansovini, Paolo Sammarco, Nicola Madonna, Andrea Bovo, Filippo Porcari e Lorenzo Lollo, continuano la loro esperienza in maglia bianca dopo la stagione 2012-2013. Lo spogliatoio aquilotto vede arrivare giovani di belle speranze, come il portiere Nicola Leali in prestito dalla Juventus, così come l’islandese Magnusson ed il brasiliano Appelt, ma anche giocatori più esperti come i difensori Baldanzeddu, Lisuzzo, Migliore, Borghese e Ceccarelli, che torna a vestire per la terza volta in carriera la maglia bianca. A centrocampo arrivano nel Golfo dei Poeti giocatori esperti come il cileno Seymour, Rivas e Carrozza, mentre in attacco, sono Nicola Ferrari e Giulio Ebagua i colpi che alimentano i sogni del pubblico spezzino. La squadra del neo presidente Lamberto Tacoli, offre subito due prestazioni di grande spessore nei turni preliminari di Tim Cup, superando prima ai supplementari la Pro Patria, grazie alle reti di Lisuzzo, Ceccarelli, Sansovini ed Ebagua, e poi avendo ragione anche del Genoa, in un caldissimo derby estivo giocato in un ‘Picco’ delle grandi occasioni, deciso dalla strepitosa parata di Nicola Leali sul penalty dello specialista Lodi nella lotteria dei rigori, dopo che il match si era concluso sul 2 a 2, in seguito alle reti del campione del mondo Gilardino, di Sansovini, Ebagua e Lodi. L’inizio del campionato è datato 24 agosto, ma l’esordio non è dei migliori e tra le mura amiche arriva solo un pareggio a reti inviolate contro un non irresistibile Cittadella, mentre il primo successo arriva comunque nella giornata successiva, quando le Aquile espugnano Castellammare, imponendosi per 2 a 1. Nel frattempo Lollo e Porcari hanno fatto le valige in direzione Carpi e proprio nel terzo turno di campionato sono gli emiliani a presentarsi al ‘Picco’, espugnandolo con il risultato di 2 a 0. Nel girone di andata le Aquile non riescono mai a spiccare il volo, alternando risultati positivi , come il successo casalingo contro il Palermo, a battute d’arresto e vittorie mancate, entrando ed uscendo sistematicamente dalla zona playoff, così le notizie più belle arrivano dalla Coppa Italia, dove le Aquile guadagnano uno storico accesso agli ottavi di finale, dove incontreranno il Milan in quel di San Siro, dopo aver regolato anche il Pescara con un netto 3 a 0. Nel frattempo i vertici societari cambiano, infatti a fine novembre il Presidente Tacoli cede il posto al nuovo Direttore Generale Umberto Marino, che si insedierà a dicembre, ed in seguito alla sonora sconfitta di Varese del 14 dicembre, anche la parte tecnica subisce una variazione, con l’ex tecnico della Nazionale Under 21, Devis Mangia, fresco vice campione d’Europa, che prende il posto di Giovanni Stroppa. L’avvio del tecnico di Cernusco sul Naviglio è perfetto con le vittorie nelle prime due uscite contro Virtus Lanciano e Bari. A gennaio, con la riapertura del mercato, partono giocatori esperti come Marco Sansovini, Andrea Bovo, Martino Borghese e Luca Ceccarelli, ma arrivano giocatori di grande prospettiva come Matteo Bianchetti, Niko Datkovic , Savvas Gentsoglou, il fantasista Nicola Bellomo, Matteo Scozzarella e Pasquale Schiattarella a cui viene affidata la fascia di capitano Il 15 gennaio è di sicuro una data che difficilmente i tifosi aquilotti dimenticheranno, infatti è il giorno dello storico ottavo di finale disputato al ‘Meazza’ contro il Milan, con oltre 7000 tifosi spezzini arrivati nello storico impianto milanese per far sentire la propria voce. Lo Spezia, a 70 anni dalla leggendaria impresa dei VV.F. La Spezia contro il Grande Torino all’Arena di Milano (impresa commemorata con una targa presso l’impianto milanese), prova a compiere un nuovo miracolo. Ma il Milan, fresco dell’esonero di mister Allegri, vuole ben figurare davanti al nuovo tecnico Seedorf presente in tribuna; i rossoneri trovano il doppio vantaggio già nella prima frazione di gioco con Robinho e Pazzini e chiudono virtualmente il match in avvio di ripresa grazie al sigillo del neoacquisto Honda. Tuttavia i tifosi aquilotti non smettono mai di sostenere la squadra di mister Mangia e i propri colori; tanto calore trova il giusto premio al 90’ con la rete della bandiera siglato da Nicola Ferrari. Il boato al momento della rete resterà per sempre tra le pagine più belle dello Spezia Calcio, con un pallone materialmente calciato dall’attaccante aquilotto, ma sospinto in fondo alla porta di Abbiati dalla passione dei tifosi spezzini, un gol che dal punto di vista del risultato non è servito a molto, ma che dal punto di vista sentimentale rimane impagabile. L’esperienza di mister Mangia nel Golfo dei Poeti prosegue con risultati altalenanti, sicuramente positivi in trasferta, ma è al ‘Picco’ che lo Spezia fatica a trovare continuità. Alla penultima di campionato, grazie al successo casalingo ottenuto contro il Bari, i bianchi riescono comunque ad entrare nella zona playoff, giocandosi il tutto per tutto nell’insidioso match del ‘Francioni’ di Latina. Lo 0-0 maturato presso l’impianto pontino, insieme alla sconfitta del Siena a Varese, con decisivo errore di Rosina dal dischetto nel finale, regala alle Aquile lo storico traguardo degli spareggi per la massima serie. I bianchi saranno di scena al ‘Braglia’ di Modena, ospiti della formazione guidata da Alfredo Novellino, classificatasi al quinto posto al termina del campionato. La vittoria è l’unico risultato possibile per continuare la cavalcata da sogno, ma una rete di Signori prima del 90’ condanna all’eliminazione i bianchi. Quella dello Spezia rimane comunque una stagione da ricordare, nella quale sono state gettate le basi per un futuro importante, un futuro che ripartirà dalla storica terza partecipazione consecutiva del club aquilotto alla Serie B.
Il terzo anno consecutivo in cadetteria inizia con la nomina a Direttore Sportivo di Guido Angelozzi, mentre la guida tecnica della Prima Squadra viene affidata al croato Nenad Bjelica, all’esordio nel calcio italiano e reduce dall’esperienza in Champions League con l’Austria Vienna. Con l’avvento sulla panchina aquilotta del tecnico di Osijek, lo spogliatoio spezzino diventa sempre più internazionale, infatti nel Golfo dei Poeti arrivano lo spagnolo Juande, gli argentini Valentini e Chichizola, il montenegrino Marko Bakic ed i croati Situm e Milos, che vanno a rimpinguare la colonia croata già composta da Culina e Datkovic, ai quali si aggiungono i nuovi arrivati italiani, come Filippo De Col, Gennaro Acampora, Roberto Gagliardini, Timothy Nocchi, Juri Cisotti e Matteo Ardemagni. Le Aquile lavorano duramente nel ritiro di Moena e fin dalle prime settimane è evidente la ventata di novità portata in Italia da mister Bjelica, infatti la metodologia del tecnico di Osijek è molto differente rispetto a quella solitamente applicata nel calcio della Penisola, con una maggiore attenzione al pallone e all’aspetto psicologico di ciascun elemento, piuttosto che al semplice e prolungato lavoro a secco.
Le sfide amichevoli sono un crescendo di prestazioni maiuscole, nelle quali si mette subito in mostra uno scatenato Andrea Catellani, sistematicamente in gol nelle prime uscite e rivitalizzato dalla fiducia riposta nei suoi confronti da mister Bjelica, mentre nella prima uscita ufficiale è il terzino De Col a siglare il gol vittoria, quello che consente ai bianchi di superare in Tim Cup, sul terreno del “Picco”, il Lecce. Tuttavia, a differenza della stagione precedente, il cammino in Coppa Italia si conclude al terzo turno, quando le Aquile cadono nei tempi supplementari al “Curi” di Perugia, con i padroni di casa vittoriosi per 2 a 1 e con lo stesso risultato termina anche l’esordio in campionato, con il Varese vittorioso tra le mura amiche dell’ “Ossola”. Negli ultimi giorni di mercato arrivano anche l’esperto centrale difensivo Felice Piccolo ed i centrocampisti croati Dario Canadjija e Josip Brezovec, quest’ultimo leader del Rijeka e subito protagonista all’esordio con la maglia bianca nella seconda giornata di campionato, con lo Spezia che supera il Frosinone ed il numero 30 aquilotto che guadagna la standing ovation dell’impianto di Viale Fieschi.
Nonostante prestazioni sempre convincenti, l’avvio di stagione vede gli aquilotti faticare a decollare, ma a partire dalla nona giornata i bianchi inanellano una serie di risultati positivi che proietta la formazione di mister Bjelica nella parte alta della graduatoria, grazie anche a successi prestigiosi come quello sul Catania al “Picco” oppure quello nel derby con il Livorno al “Picchi”, deciso da Catellani, sempre più arma letale dell’attacco spezzino. Il girone d’andata si chiude con il rotondo successo ottenuto al “San Nicola” di Bari e con le Aquile in quarta posizione, ad una sola lunghezza dal duo composto da Bologna e Frosinone e per confermarsi nelle prime posizioni, sono diversi i movimenti nel mercato di gennaio, infatti nel Golfo dei Poeti arrivano il fantasista spagnolo Miguel De Las Cuevas, l’esperto attaccante brasiliano Nenè, gli esterni offensivi Zoran Kvrzic ed Alen Stevanovic oltre ai difensori Matteo Bianchetti, un ritorno per lui, Antonio Luna e Matija Katanec, mentre partono Ebagua, Ardemagni, Schiattarella, Sammarco, Ceccarelli e Culina.
Il girone di ritorno non inizia nel migliore dei modi, infatti la prima vittoria arriva soltanto alla sesta giornata contro il Modena, in una gara spettacolare finita sul 3 a 2 per gli uomini di mister Bjelica, ma gli aquilotti non si scompongono e con il passare delle giornate risalgono la china a suon di gol, così dopo aver battuto tra le altre il Livorno per 3 a 0, i bianchi chiudono la regular season al quinto posto in classifica, ad una sola lunghezza dal duo composto da Vicenza e Bologna, con ben 67 punti raccolti, record in Serie B con la regola dei tre punti, risultato che garantisce alle Aquile l’accesso al turno preliminare playoff, da disputare tra le mura amiche contro l’Avellino.
In un Picco infuocato, martedì 26 maggio gli uomini di mister Bjelica scendono in campo contro la formazione irpina, ma al termine di un’estenuante gara durata 120’, sono gli ospiti a festeggiare il passaggio del turno, forti della rete siglata da Comi nel primo tempo supplementare, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sull’1 a 1 grazie alle reti di Zito e Brezovec.
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