Alla festa aquilotta e dei fratelli Esposito, non poteva mancare Salvatore, ormai un vero trascinatore in maglia Spezia, che al termine della sfida ha parlato così in sala stampa: "Tutti gli Esposito in rete? Sicuramente saranno felici i miei genitori e tutta la mia famiglia. Così come siamo felici noi, ma soprattutto tutto l'ambiente spezzino, perché so bene quanto la città teneva a questo derby.
Abbiamo iniziato questa stagione dopo due anni complicati, ma ora questo inizio di campionato ci sta fornendo tanto entusiasmo e gioia, però i risultati positivi non ci devono far perdere la retta via, quella che il Mister ci ricorda tutti i giorni.
Nel calcio si tende sempre a vedere il bicchiere mezzo vuoto quando le cose vanno male e mezzo pieno quando le cose vanno bene; sicuramente c’è stata una svolta rispetto all’anno scorso, sia da parte mia che da parte dei miei compagni, ma l’atteggiamento di questo gruppo non è mai mancato, solo che quando una stagione non va nel verso giusto, ci sono tante dinamiche che influiscono.
Il calcio di rigore? Il Mister mi dà questa responsabilità sia sui calci piazzati che sui calci di rigore e sono responsabilità che mi piacciono e che mi prendo volentieri. Cerco sempre di fare il meglio possibile per il bene della squadra, soprattutto per ripagare la fiducia del Mister, che da quando è arrivato mi ha dato fiducia a prescindere, anche nei momenti meno belli e questa è stata sicuramente la chiave della svolta.
C’è tanto merito di D’Angelo nel mio cambiamento. Sono uno che dice spesso quello che pensa e spesso magari posso risultare poco simpatico a chi ho di fronte, ma credo davvero che il Mister mi abbia compreso e mi abbia trasmesso quella fiducia di cui avevo bisogno, dandomi in mano le chiavi del centrocampo e sostenendomi sempre: quando dai fiducia ad un ragazzo poi i risultati arrivano. Sicuramente c’è stato anche tanto duro lavoro negli allenamenti e anche l’aiuto dei compagni è stato fondamentale, perchè dall'anno scorso siamo stati bravi a svoltare e quest’anno anche l’entusiasmo che si sta creando è importante per dare sempre qualcosa in più. Tutti insieme dobbiamo cercare di cavalcare quest’onda perché può essere un anno in cui riprenderci qualche soddisfazione, tenendo sempre i piedi ben saldi a terra.
L’effetto del Picco? Mi piace molto giocare in casa perché sento che c’è qualcuno dietro che ti spinge in ogni attimo e questo è fondamentale. Anche l’anno scorso, quando ho preso dei fischi, li vedevo sempre in modo costruttivo perché di solito si fischia un giocatore da cui ci sia aspetta di più, non da un giocatore che è in difficoltà. L’ho sempre presa così, ho sempre cercato di dare sempre quel qualcosa in più e mi fa piacere che questo si stia notando.
Il feeling con Nagy? Mi trovo benissimo con tutti i miei compagni, ma sicuramente l’arrivo di Nagy a gennaio è stato fondamentale perché è un giocatore molto importante per questa squadra. Fa un lavoro che non dà nell’occhio, si nota più quando non c’è. C’è feeling tra tutti i centrocampisti così come tra tutta la rosa. Con Nagy c’è un bel rapporto sia in campo che fuori, è un ragazzo eccezionale ed è sempre pronto a dare una mano al compagno e questo è un aspetto davvero importante in un gruppo".
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