Alla presenza del Direttore Sportivo Stefano Melissano, è stato presentato questa mattina alla stampa il nuovo attaccante delle Aquile, Gianluca Lapadula: "Nel mio arrivo sicuramente ha fatto la differenza il rapporto che ho con il Direttore, con cui avevo già lavorato a Lecce, e il fatto di sentirmi al centro di un progetto importante; lo Spezia già prima del mio arrivo stava facendo un campionato di spessore, è una squadra forte, ma la strada è ancora lunga, e io sono arrivato per dare il mio contributo a un progetto in cui mi rispecchio molto.
A Cittadella, dopo il triplice fischio, ammetto che ero molto arrabbiato per non esser riuscito a concretizzare le occasioni avute, ma allo stesso tempo ero felice di aver trovato una squadra determinata e con le idee chiare; la strada è quella giusta, i campionato si vincono partita dopo partita e il nostro obiettivo dovrà essere sempre e solo quello del weekend, senza mai guardare più in avanti.
Sono venuto alla Spezia in una squadra che sta facendo un grande campionato e io avevo estremamente voglia di sentirmi vivo, di tornare a giocare e avere degli obiettivi e tutto ciò per me ha fatto la differenza.
Credo che il mio arrivo sia un segnale chiaro per le ambizioni che tutti noi abbiamo e ho fatto il possibile per esserci fin da Cittadella, una partita che non avrei mai voluto saltare.
La tifoseria? La conoscevo già perchè sono passato dal "Picco" come arrivato e posso solo dire che avere alle spalle una tifoseria del genere che ti spinge è un dettaglio fondamentale e non vedo l'ora di scendere in campo davanti a loro.
La fame e la voglia hanno sempre caratterizzato la mia carriera e alla mia età, se non si riesce a trasmettere qualcosa ai più giovani, significa che si è fallito, pertanto continuerò giorno dopo giorno a fare di tutto per essere un esempio perchè per me il miglior modo di comunicare qualcosa è essere proprio un esempio per il resto dei compagni, specialmente per i più giovani.
Pio Esposito? È un ragazzo che ha l'ambizione che si può leggere solo guardandolo negli occhi e non vedo l'ora di conoscerlo sempre meglio all'interno del rettangolo verde.
Il mercato di gennaio? Onestamente non guardo alle altre squadre e il mio focus è esclusivamente sullo Spezia e su quello che tutti insieme possiamo fare.
Cagliari? È casa mia. Ho vissuto due anni e mezzo stupendi, con Liverani, Ranieri e Nicola e anche se nell'ultimo periodo io non abbia giocato tanto, sono stati comunque mesi importanti di cui farò sempre tesoro; ora però sono qui allo Spezia, dove voglio sentirmi vivo e fare tutto il possibile per rivivere certe emozioni che in carriera ho già vissuto.
Conosco mister D'Angelo da tanti anni, dai tempi della C2 e ho trovato un gruppo unito, solido e affamato, determinato a sorprendersi ancor prima di sorprendere e questo è un aspetto che fa la differenza.
Il Perù? Con la mia nazionale ho un grandissimo rapporto che va avanti da ormai cinque anni; non stiamo vivendo un periodo semplice, ma io sono arrivato qui a Spezia anche con l'intenzione di aiutare al massimo la mia nazionale, che per me rappresenta qualcosa di veramente grande e che da quando è entrata a far parte della mia vita è motivo di ispirazione continua".
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