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Il punto sul mercato del DS aquilotto Stefano Melissano

Il punto sul mercato del DS aquilotto Stefano Melissano

02 settembre 2025 - 12:41
02 set 2025 - 12:41

Conferenza stampa di fine mercato per il Direttore Sportivo Stefano Melissano: "Gli obiettivi prefissati sono stati portati a termine, specialmente per quelle che erano le necessità e le opportunità. Questo è stato un mercato particolare per molte squadre, con difficoltà numeriche di giocatori ed esuberi che possono aver bloccato situazioni in entrata o in uscita per diversi club, ma la cosa più importante per noi è stata aver confermato i giocatori cardine. Si è parlato tanto di possibili uscite di Wisniewski, Esposito e Hristov, ma nessuno ha mai chiesto di andare via, le offerte sono anche arrivate, ma ad un certo punto del mercato abbiamo deciso di rimandare al mittente le proposte; i ragazzi stessi non hanno mai chiesto di andare o prenderle in considerazione, dimostrando grande attaccamento. Quello di voler tenere i giocatori è un segnale forte e preso di comune accordo con i calciatori, mentre chi ha chiesto di uscire è andato via, perché per stare a Spezia bisogna essere convinti e focalizzati al massimo.

Per gli esuberi abbiamo messo sul tavolo opportunità importanti con soluzioni migliorative, ad esempio con opportunità di giocare anche in Conference League, soluzione che, ovviamente, il calciatore può o meno accettare. Per quanto riguarda Verde, la nostra scelta era e rimane la stessa, senza dimenticare ovviamente quello che il calciatore ha dato allo Spezia e viceversa, ma è un discorso di percorsi, di scelte e di obiettivi societari già condivisi a partire dall’anno scorso.

Più prestiti che acquisizioni a titolo definitivo? Su quasi tutti i giocatori abbiamo il diritto di riscatto, gli unici su cui non abbiamo opzione sono Fellipe Jack, Vlahovic e Comotto perché, come sappiamo, sono talenti internazionali e sarebbe bellissimo se avessero una storia e un impatto alla Pio. Il focus di questo mercato era quello di mantenere punti fermi importanti, come dimostrano le permanenze, ad esempio, di Esposito e Wisniewski, ragazzi veramente legati alla maglia che hanno un contratto fino al 2027, ma anche di Hristov e Aurelio, che avevano offerte molto importanti. In merito ai prolungamenti, vedremo durante l’anno quali saranno le possibilità ma, parlando del presente, abbiamo già dato un segnale di solidità. 

La difesa? L’anno scorso avevamo quattro difensori centrali più due giovani della Primavera, quindi numericamente e qualitativamente in difesa abbiamo aumentato le scelte, abbiamo aggiunto Cistana che è un giocatore di esperienza e Jack che viene dal Como di Fabregas, allenatore che lo ha fatto giocare 7 partite in Serie A e che anche quest'anno era restio a farlo partire perchè lo vedeva tra i calciatori utilizzabili per il campionato del Como. Anche sulle corsie laterali siamo ben forniti, abbiamo Vignali, Aurelio (riscattato) e i nuovi acquisti Beruatto e Candela, per il quale l'obbligo di riscatto è praticamente una formalità, trattandosi di condizioni non complicate da raggiungere.

Il centrocampo, escluso Degli Innocenti, è lo stesso dello scorso, abbiamo aggiunto Comotto e Zurkowski; Bandinelli ha una visita l’8 settembre e capiremo come sta andando, ma contiamo di recuperarlo nei prossimi mesi, tra la sosta di ottobre e i primi di novembre.

Mercato in uscita? In uscita non sono andate in porto alcune operazioni, come ho già detto sono state date e trovate tante opportunità, un giocatore poi può scegliere se accettare o meno, ma noi avevamo trovato soluzioni. Sul mercato in entrata si sarebbe potuto fare altro qualora ci fossero state ulteriori uscite, ma non deve esser mai dimenticato che è sempre importante preservare il gruppo che anche l'anno scorso è stata la nostra arma in più. Per quanto mi riguarda non ci sono calciatori più forti dei miei, che sono gli stessi che l'anno scorso hanno giocato una finale playoff, non dimentichiamolo. Dobbiamo essere consapevoli di tutto quello che sappiamo e possiamo dare, va messo un punto sulla finale di giugno perché sennò si rimane ancorati lì e dobbiamo seguire la nostra strada con determinazione e serenità.

Fellipe Jack? Si tratta di un obiettivo sin dalla fine dello scorso campionato, é un ragazzo di grande talento e prospetto che aveva offerte anche da Serie A e Serie B, tanto che Fabregas lo voleva tenere in massima serie; la chiusura è arrivata a fine mercato perchè andavano considerate alcune condizioni, sia lato nostro che lato loro, ma alla fine siamo riusciti a portarlo qui e sarà sicuramente un valore aggiunto, anche perchè sul mercato non è facile trovare difensori mancini con le sue qualità.

Zurkowski? Innanzitutto va ringraziato il ragazzo perchè fin dall'inizio si è messo a disposizione del Club e della squadra; fosse arrivata una richiesta che avesse soddisfatto entrambe le parti, l’avremmo presa in considerazione, ma questo non è accaduto e siamo tutti molto sereni e convinti della sua permanenza, a partire dal calciatore che è pronto a dare il proprio contributo alla squadra.

Giudizio al mercato? Sono molto contento che siano rimaste le fondamenta della squadra, ora dobbiamo vivere di partita in partita senza fare proclami e proseguire con l’umiltà e il senso del lavoro che ci hanno contraddistinti la scorsa stagione. 

Noi non abbiamo preso in considerazione nessuna offerta dopo la prima di campionato e Salvatore, lo ripeto, non ha mai chiesto di andare via, né la società lo ha mai messo sul mercato, stesso discorso per Wisniewski. I calciatori sono esseri umani e risentono delle voci infondate. Dopo le prime due partite ho letto che sarebbero state le ultime di Wisniewski con lo Spezia, quando in realtà due giorni prima avevamo rifiutato un'offerta importante da una squadra di Serie A. Sono due calciatori fondamentali per lo Spezia, Wisniewski va in Nazionale e Esposito ha rifiutato il Besiktas e questo è un segnale importante per noi e di attaccamento verso la maglia bianca. La nostra è una società solida che ci ha permesso di mantenere la saldatura dell'anno scorso, la stessa che ci ha portato alla finale dei play-off, ma ora dobbiamo staccarci tutti insieme da quello che è stato il passato, portarci dentro l'esperienza, e ripartire da zero con lo stesso entusiasmo 

La Serie B è un campionato sempre equilibrato, nel quale sulla carta ci sono squadre che dovrebbero spaccare il campionato sulla carta, ma ch poi lottano per la salvezza, o viceversa, come successo a noi la scorsa stagione. Io penso che la differenza, nel nostro campionato, la facciano il gruppo, l’atteggiamento, la positività, l’unità, la capacità di superare le difficoltà insieme, perché i valori tecnici non ci mancano. Al momento siamo venti squadre in due o tre punti dopo due partite, questo fa capire che sono fondamentali l’equilibrio, la forza e la costanza del lavoro quotidiano.

La Proprietà ci è sempre stata vicina, è stata sempre aggiornata da me e dall’Amministratore Delegato Andrea Gazzoli; ci hanno sempre supportati anche quando sono arrivate offerte importanti difficili da rifiutare e hanno sempre pensato al bene della squadra.

Situazione contratti? Il mercato è appena terminato, ora capiremo quali sono le priorità e le scelte, poi è chiaro che ci vogliono tempo e accordi, ma la Proprietà ora è sana e forte e ha già dato segnali importanti perciò non vedo grosse problematiche. Posso già dire che con Vignali troveremo un accordo a breve, noi vogliamo lui e lui vuole lo Spezia, per gli altri giocatori saranno fatte valutazioni in questi mesi e cercheremo di trovare la soluzione migliore per tutti così come fatto con Luca.

I nuovi giovani? Ci sono Lontani, Conte e Lischetti, a cui erano interessate anche altre squadre importanti; ovvio che questi ragazzi abbiano bisogno di tempo, come abbiamo fatto con Esposito o con Mascardi. Quando facciamo una scelta, la facciamo per farli crescere e fargli capire le dinamiche della squadra per prepararli a essere pronti a giocare a Spezia, dove per giocare devi avere personalità. Il nostro augurio è che con questi investimenti, uno arrivi a fare il percorso che ha fatto Esposito, o anche quello di Bertola. Per Spezia, portare un ragazzo dal vivaio a giocare titolare in prima squadra, e dopo tre partite avere già qualcuno che vuole portarselo via per noi è una vittoria, è la vittoria di tutta Spezia. Una società come Spezia deve investire su giovani di questo tipo per avere anche una forza patrimoniale, e la possibilità di reinvestire poi in altri acquisti, ad ogni modo questo non ci deve far dimenticare i grandi, come ad esempio Artistico e altri, su cui abbiamo dei diritti per poterli portare a essere giocatori di proprietà, potenzialmente solo tre non potrebbero diventare nostri al 100%".