Nella splendida location di Terre di Luni, ospiti del main sponsor e storico partner del Club di via Melara, Spigas Clienti, si è tenuta questa mattina la conferenza di presentazione di Pietro Beruatto, Antonio Candela e Leonardo Loria, alla presenza del DS Stefano Melissano e di numerosi partner di Spezia Calcio, giunti a Terre di Luni per l'occasione.
Pietro Beruatto: "Ho avuto il piacere di giocare a Spezia da avversario tante volte e lo stadio e il tifo sono veramente incredibili, è sempre stato emozionante giocare qua, lo Spezia è una grandissima società e quando ti chiama fai fatica a rifiutare.
L’impatto sul mondo Spezia è stato molto positivo, conoscevo già molti ragazzi, quindi mi sono ambientato subito e mi sembra giá di stare qui da anni. Ho avuto l’opportunità di ricontrare il mister, conoscere il suo staff, quindi l’impatto è stato molto positivo.
Loria? Ci conosciamo da tempo, posso dire che è un ragazzo con cui si sta bene, che ha una bella personalità e con cui è facile andare d'accordo: mi sono sempre trovato bene con lui.
Sono ormai alcuni anni che gioco in Serie B e ogni anno è sempre un campionato difficilissimo, dove, secondo me, i 45 punti sono la base da cui partire. Ora bisogna pensare partita dopo partita, perché la Serie B è davvero un campionato dove tutto può accadere e in cui nulla è scontato. A livello personale spero di portare la mia esperienza e come quinto di centrocampo, spero di riuscire a fare anche qualche gol e qualche assist.
Il fatto che lo Spezia in questo momento non sia tra le favoritissime non so se sia un vantaggio o uno svantaggio, però la rosa è forte e il gruppo è sanissimo, questo non è scontato, perché avere un gruppo così non è da tutti. Personalmente penso ci siano tutte le condizioni per fare molto bene.
Con il mister ho passato due anni, sicuramente ritrovarlo qui a Spezia è stata una cosa bella, l’ho ritrovato bene, a livello di gioco abbastanza simile a come lo avevo incontrato a Pisa, magari quest’anno avendo giocatori importanti come Esposito è normale che il pallino del gioco passi di li, ma in ogni caso l’impostazione credo sia rimasta quella, seppur con quale novità.
Secondo me avere concorrenza è importante, perché tiene alto sempre il livello di attenzione dell’allenamento, chiaro che non giocare non piace a nessuno, ma penso che siamo un gruppo importante, composto da ragazzi intelligenti e sono sicuro che non ci saranno problemi, ma al contrario chi starà fuori, si allenerà ancora più forte per guadagnare una maglia da titolare.
Fare il ritiro estivo con i compagni aiuta sicuramente sotto l’aspetto fisico e mentale. Io sono arrivato da poco, ma devo dire che sono entrato subito in sintonia con la squadra e mi sembra di essere qui già da diversi mesi".
Antonio Candela: "Essere tornato a Spezia significa per me essere tornato a casa, quindi non potevo desiderare altro. Sono cresciuto qui nel settore giovanile, dove sono stato per sette anni, quindi tornare a casa dopo così tanto tempo è sicuramente emozionante e motivo d’orgoglio. Ringrazio il Direttore che ha permesso tutto ciò e ora voglio dare il mio contributo a questa squadra che mi ha permesso di diventare un calciatore professionista.
L'impatto sul mondo Spezia è stato positivo, conoscevo già l’ambiente, ho avuto modo di conoscere lo staff e conoscevo già molti giocatori. È un ambiente dove si può lavorare bene, è positivo e credo che possiamo toglierci tante soddisfazioni. Sicuramente nelle prime due partite di campionato avremmo voluto fare più punti, però siamo solo all’inizio e siamo qui per lavorare. Sono sicuro che potremo fare molto bene già a partire da domenica.
So di essere arrivato al posto di un giocatore importante per la squadra, ma non vorrei paragonarmi a nessuno. Sono un giocatore differente da lui, quindi penso a fare il mio. Spero, anche dal punto di vista realizzativo, di fare un’ottima stagione e dare il mio contributo. Il ruolo di quinto è un ruolo in cui devi saper fare entrambe le fasi, io sono nato terzino, quindi sicuramente sento di poter migliorare sotto porta.
Sicuramente il campionato di Serie B è un campionato particolare e difficile, come abbiamo potuto vedere anche nelle prime partite. Il nostro obiettivo è quello di pensare partita dopo partita, solo così si può fare bene e andare avanti. L’obiettivo principale è prima di tutto quello di raggiungere quei famosi 45 punti che ci permettono di stare sereni mentalmente, e poi da lì cercare di raggiungere obiettivi più importanti. Dal punto di vista personale, ovviamente l’obiettivo è quello di dare un contributo maggiore alla squadra, sia con assist che con qualche gol e soprattutto con l’atteggiamento perché essendo di Spezia sento di poter dare qualcosa in più e trasmettere quello che ho dentro ai compagni.
In una squadra di Serie B avere un bel gruppo fa tanto, in più ci sono anche tanti giocatori forti, quindi penso che si possa solo far bene. Abbiamo avuto un po’ di assenze nelle prime partite, però piano piano il gruppo si sta unendo e penso che potremo dire la nostra.
Ho ritrovato uno Spezia più solido, anche dovuto al fatto che ha trascorso tre anni in Serie A, il che vuol dire tanto. Sicuramente in Serie B è una piazza importante, ormai da anni consolidata. Ho trovato uno stadio rinnovato, il Picco penso sia davvero una chicca, e poi ho trovato sempre una grande vicinanza del pubblico rispetto alla squadra. C’è una coesione incredibile, l’ho notato soprattutto due anni fa quando sono venuto a giocare col Venezia l’ultima partita, quindi penso che questo sia davvero un fattore importante per tutti noi.
Non ho rimpianti per la mia carriera, cerco sempre di dare il massimo, poi uno nel proprio percorso può essere più fortunato o meno però nella vita calcistica non bisogna avere rimpianti.
Sicuramente fare il ritiro con la squadra e l’allenatore è importante, ti aiuta a calarti meglio nello spogliatoio e a imparare da subito gli automatismi della squadra. Anche grazie all’aiuto dei compagni e dello staff abbiamo accelerato il nostro inserimento, in un gruppo fantastico e tutto sta procedendo al meglio".
Leonardo Loria: "Innanzitutto ringrazio il Direttore per avermi accolto qui, Spezia è una società molto importante, una piazza stupenda, sarebbe stato veramente difficile rifiutare, ora sono qui e farò del mio meglio per la squadra e per la città.
Mi sono trovato molto bene, conoscevo parecchi ragazzi, tra cui Antonio e Pietro, e anche parte dello staff, posso dire di essermi ambientato subito e di questo sono molto contento.
Beruatto? Lo conosco dai tempi della Juventus, è un ragazzo molto solare, che va sempre d’accordo con tutti, umile con una cultura del lavoro impressionante.
Bisogna pensare esattamente partita dopo partita, perché questo campionato è molto particolare, pensiamo alle nostre gare dando il 100% ogni volta e poi a fine anno tireremo le somme.
Il gruppo? Siamo un gruppo molto solido, molto compatto, e che a livello di qualità , sia calcistiche sia umane, è in grado di superare le difficoltà. Poi, al di là del vantaggio o svantaggio, penso che noi come squadra dobbiamo dare sempre il massimo e alla fine vedremo.
Io sono stato solo un anno con il mister, a differenza di Pietro, ma posso dire di averlo trovato bene, in forma e sempre se stesso. Credo si sia rinnovato un po’ sotto certi aspetti, ma con la stessa identità e personalità che da sempre lo contraddistinguono. Sono contento, col mister personalmente mi sono trovato sempre bene.
Io non ho rimpianti, anche perché quando uno lavora giorno per giorno con la stessa mentalità non può avere rimpianti. Chiaro che poi alcune cose possono andare bene, altre male, però quando lavori bene non si possono avere rimpianti.
Entrare nei meccanismi del mister per me e per Pietro è stato molto semplice dato che lo conoscevamo già, e poi anche con il resto della squadra è stato molto semplice perché tanti ragazzi li conoscevamo già e sono sempre tutti pronti ad aiutare i compagni. Ci siamo ambientati alla grande e siamo tutti pronti”.
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