Ha saputo attendere, lavorare e farsi trovare pronto una volta che il mister ha deciso di chiamarlo in causa, trovando un gol a dir poco prezioso, quello del 2 a 2 che ha fatto esplodere il boato del "Picco", consentendo agli aquilotti di rimanere davanti al Pescara e di continuare la recente striscia positiva. Non poteva dunque essere che Alen Stevanovic a presentarsi nella consueta conferenza stampa post-partita: "Il gol? Non so ancora se sono stato io o se l'ultimo tocco è stato di Nenè, ma quello che importa è che la palla sia entrata, perchè per noi questo pareggio è veramente importante, soprattutto visto come si era messa la gara con l'espulsione di Giannetti ad inizio ripresa ed il loro successivo 2 a 1. Io credo che nel calcio, come negli altri lavori, sia necessario essere dei seri professionisti ed ognuno in questa squadra ha dimostrato di esserlo, bisogna saper rispettare le regole e dare sempre il massimo in ogni occasione, sia in partita che in allenamento, sfruttando le occasioni che vengono concesse dal mister, ma sempre con la concezione che il calcio è uno sport di squadra e non individuale, pertanto è il bene della squadra a venire davanti a tutto ed anche chi gioca di meno deve spronare gli altri a non adagiarsi, spingendoli a dare sempre di più. Nella mia carriera ho avuto l'occasione di giocare in gruppi eccezionali sia dentro che fuori dal rettangolo verde, gruppi vincenti, dove c'erano professionisti che hanno poi fatto una grande carriera e qui alla Spezia ho ritrovato le stesse condizioni: sono veramente felice di far parte di questo gruppo meraviglioso e farò sempre il massimo per spingere lo Spezia il più in alto possibile. Questa è una squadra che non molla mai, anche quando siamo in inferiorità numerica o quando andiamo sotto, abbiamo sempre la forza mentale d reagire, di trovare nuove energie per ribaltare la partita, e questi secondo me sono segnali davvero importanti. La mia forma fisica? Era tanto che non scendevo in campo ed al primo scatto ho pensato di vedere i fantasmi (ride), ma poi la voglia di recuperare il risultato ha scacciato qualsiasi fatica. L'arbitro? Io preferisco sempre evitare di parlare del direttore di gara, non mi sembra corretto dare giudizi su una persona che sta facendo il proprio lavoro, poi si può sbagliare, ma siamo tutti esseri umani e sfido chiunque a non commettere mai errori".
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