Direttamente dal ritiro di Santa Cristina, il nuovo attaccante aquilotto Pio Esposito, ritornato da pochi giorni a vestire la maglia bianca, ha risposto alle domande della stampa:
"Voglio raccontarvi un aneddoto curioso: prima della partita contro il Venezia, il 10 maggio scorso, avevo detto al mio compagno Candelari le testuali parole: "oggi segno, ci salviamo e l'anno prossimo torno di nuovo qui". È successo tutto e non posso che essere contento. Durante il mercato appena ho sentito che c'era la possibilità di tornare mi sono venute in mente tutte quelle emozioni che abbiamo provato quella sera e tutto questo ha fatto la differenza per la mia scelta: l'ho voluto fortemente.
Gli aspetti che si sono rivelati decisivi sono stati la mia grande voglia di tornare qui a Spezia per rivivere quelle emozioni che mi erano rimaste dentro è sicuramente anche il mister è stato importante, daro che mi ha voluto fortemente e io non ho avuto alcun dubbio.
Credo che per un giocatore, quando deve scegliere una squadra in cui andare, sia davvero importante sentire la fiducia del proprio mister. È lui a fare le scelte e le valutazioni e quindi questo è un aspetto molto importante. Poi starà a me giocarmela al meglio, però sicuramente la fiducia che ho sentito è stata molto importante, dato che il mister durante l'estate mi ha chiamato più volte, ci siamo sentiti spesso e questo sottolinea il bel rapporto che ho con lui, un uomo di poche parole, ma di grande sostanza.
Sarà un secondo anno di crescita, quest'anno non sono più il ragazzino che viene dalla Primavera, ho un bel pò di presenze in Serie B alle spalle e credo che questo farà la differenza. Mi sento un giocatore cresciuto, con un anno di esperienza in più. Sono maturato molto a livello fisico, ma soprattutto a livello di abitudine al calcio dei grandi, che è più veloce e più fisico. Quest'anno credo che con l'esperienza dell'anno scorso potrò fare molto meglio.
Non sento pressione, però sono molto contento dell'accoglienza che ho avuto; ovviamente per il lavoro che faccio ci sono momenti difficili, di critica, ma questi ti aiutano a crescere; credo che sia molto importante rimanere con i piedi per terra e conservare una linea continua con la tua autostima.
Ho un bel rapporto con tutti i compagni di squadra, ho sentito tanto affetto al mio ritorno, e sono davvero entusiasta di poter lavorare ancora con tutti loro.
Al momento il mio percorso in azzurro mi vede a vestire la maglia dell'Under 21 e il mio obiettivo è mantenere questo privilegio, pertanti non voglio pensare lontano, fino alla Nazionale maggiore, ma voglio pensare solo a fare il meglio con lo Spezia e a togliermi tante soddisfazioni con questa maglia e insieme al nostro pubblico".
"Voglio raccontarvi un aneddoto curioso: prima della partita contro il Venezia, il 10 maggio scorso, avevo detto al mio compagno Candelari le testuali parole: "oggi segno, ci salviamo e l'anno prossimo torno di nuovo qui". È successo tutto e non posso che essere contento. Durante il mercato appena ho sentito che c'era la possibilità di tornare mi sono venute in mente tutte quelle emozioni che abbiamo provato quella sera e tutto questo ha fatto la differenza per la mia scelta: l'ho voluto fortemente.
Gli aspetti che si sono rivelati decisivi sono stati la mia grande voglia di tornare qui a Spezia per rivivere quelle emozioni che mi erano rimaste dentro è sicuramente anche il mister è stato importante, daro che mi ha voluto fortemente e io non ho avuto alcun dubbio.
Credo che per un giocatore, quando deve scegliere una squadra in cui andare, sia davvero importante sentire la fiducia del proprio mister. È lui a fare le scelte e le valutazioni e quindi questo è un aspetto molto importante. Poi starà a me giocarmela al meglio, però sicuramente la fiducia che ho sentito è stata molto importante, dato che il mister durante l'estate mi ha chiamato più volte, ci siamo sentiti spesso e questo sottolinea il bel rapporto che ho con lui, un uomo di poche parole, ma di grande sostanza.
Sarà un secondo anno di crescita, quest'anno non sono più il ragazzino che viene dalla Primavera, ho un bel pò di presenze in Serie B alle spalle e credo che questo farà la differenza. Mi sento un giocatore cresciuto, con un anno di esperienza in più. Sono maturato molto a livello fisico, ma soprattutto a livello di abitudine al calcio dei grandi, che è più veloce e più fisico. Quest'anno credo che con l'esperienza dell'anno scorso potrò fare molto meglio.
Non sento pressione, però sono molto contento dell'accoglienza che ho avuto; ovviamente per il lavoro che faccio ci sono momenti difficili, di critica, ma questi ti aiutano a crescere; credo che sia molto importante rimanere con i piedi per terra e conservare una linea continua con la tua autostima.
Ho un bel rapporto con tutti i compagni di squadra, ho sentito tanto affetto al mio ritorno, e sono davvero entusiasta di poter lavorare ancora con tutti loro.
Al momento il mio percorso in azzurro mi vede a vestire la maglia dell'Under 21 e il mio obiettivo è mantenere questo privilegio, pertanti non voglio pensare lontano, fino alla Nazionale maggiore, ma voglio pensare solo a fare il meglio con lo Spezia e a togliermi tante soddisfazioni con questa maglia e insieme al nostro pubblico".
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