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Nelle parole dell'indimenticato Paolino Ponzo, la sintesi esatta della magia di una maglia, di una città, di una fede
"Grazie. Questo è il complimento più bello che ho ricevuto da quando gioco al calcio. Grazie, con una pacca sulle spalle e le lacrime agli occhi di migliaia di tifosi. Solo allora mi sono reso veramente conto delle dimensioni della nostra impresa. Non tanto per il fatto sportivo quanto per ciò che lo Spezia rappresentava per i suoi tifosi. Per raggiungere un traguardo così storico atteso da 55 anni, troppe volte sfiorato, passando per delusioni cocenti, retrocessioni e fallimenti, non era sufficiente una squadra normale, ci voleva una squadra straordinaria. Straordinaria cioè extra ordinaria, ovvero fuori dalla norma, ma non per valori sportivi quanto per quelli morali. Una squadra fatta di uomini ancor prima che di calciatori, dove gli elementi essenziali non erano la tattica e la tecnica, bensì l’umiltà, il rispetto e l’amicizia. Ecco che si è creato un feeling particolare con la gente, la quale ha percepito e condiviso questi valori fondamentali con noi. Il vecchio stadio Picco ha rappresentato la vera marcia in più per portare a termine la cavalcata fantastica. Le difficoltà, i momenti difficili non sono mancati, ed è allora che si pesano le persone e la maturità di un gruppo o meglio di tutto l’ambiente. Superare questi momenti restando uniti ci ha dato una grande forza e consapevolezza. Santa Domenica, a La Spezia, non è azzardato utilizzarla nel gergo calcistico perché lo Spezia è per i propri tifosi una sorta di credo vero. Ogni calciatore che veste questa maglia deve sentirsi da una parte onorato, dall’altra fortemente responsabile per ciò che rappresenta. Nessuno pretende risultati eclatanti o vittorie impossibili ma più semplicemente serietà ed impegno. Talvolta provo a pensare alla mia partita perfetta, un gol, due gol, una grande vittoria… niente di tutto ciò. Una partita nella quale dovrei uscire in barella, svuotato di ogni energia fisica e psichica senza curarmi del risultato perché sicuro di essere felice. Santa Domenica mi fa pensare alla Messa della domenica in un’Italia cattolica che insegna valori sani ed importanti. Gli stessi valori che nel calcio moderno sono stati archiviati a favore dell’immagine e del denaro. Vorrei chiudere con un invito: in un mondo che va sempre di corsa provate, non dico a fermarsi, ma solo a camminare per un’ora. Rimarrete stupiti di quanta strada farete, con le gambe e con la mente. Grazie”
Paolo Ponzo, da 'Santa Domenica' di Armando Napoletano, ed. Cinque Terre - 2006
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