Al triplice fischio della sfida di Como, il tecnico aquilotto Luca D'Angelo ha parlato in conferenza stampa post-gara: "Che la situazione non sia facile questo è evidente, ho però la convinzione che lo Spezia si possa salvare, è ovvio che abbiamo bisogno di qualche giocatore, di qualche faccia nuova, però non è un gruppo da buttare via, perché siamo deboli mentalmente, non nel modo di giocare, anche perché avevamo fatto una prima mezzora molto positiva, con tre palle gol nitide.
La squadra ha bisogno sicuramente di più giocatori di personalità, che non hanno vissuto la retrocessione dell'anno scorso e questo girone di ritorno, aspetti che stanno condizionando la testa dei giocatori. Possiamo comunque lottare per raggiungere l'obiettivo, ossia la salvezza, questa è la realtà; sta a noi ora riuscire a metterci cinque squadre dietro.
Siccome sono l'allenatore, non mi posso tirare indietro dalle colpe, oggi giocavamo 11 contro 11 e anche io qualche scelta l'avrò sbagliata. I giocatori che resteranno da qui alla fine del campionato dovranno capire che c'è da faticare tanto per raggiungere l'obiettivo, che la situazione non è sicuramente buona, soprattutto da un punto di vista mentale e quindi ora conta solo che i giocatori presenti e quelli che arriveranno sappiano di ciò di cui c'è bisogno per risollevare la situazione.
Nella prima mezzora eravamo stabilmente nella metà campo del Como, siamo riusciti a creare tante situazioni pericolose, in cui si sarebbe dovuto fare meglio. La squadra tira poco in porta, questo è un fattore di cui già eravamo a conoscenza, e anche nella prima frazione potevamo arrivare più volte alla conclusione. Dopo il secondo gol abbiamo smesso di giocare, finendo di perdere in malo modo, in questo momento i giocatori sono in netta difficoltà, questo è palese".
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