Primo giorno in maglia bianca per Simone Basso, l'esterno d'attacco arrivato dal Frosinone nell'ultima finestra di mercato: "Dopo tanto girovagare, tornare a giocare in Liguria, io che sono di Chiavari, è una gran bella cosa; al momento ci sono da giocare i mesi rimanenti fino a fine campionato, ma spero di sapermi conquistare la riconferma. Sono ventuto alla Spezia dalla Serie B, per tornare su al più presto, perchè questa è una piazza che merita altri palcoscenici. Vengo con l'entusiasmo di un bambino, ho una gran voglia di giocare, magari anche da domenica". Un giocatore con spiccate doti offensive Basso, frutto di un passato da attaccante puro: "Negli ultimi 5-6 anni mi sono adattato a giocare da esterno, a centrocampo o più avanzato. Quando ero più giovane, fino a Livorno, ho fatto l'attaccante puro e mi è rimasto un pò di istinto del gol; spero di tornare utile alla causa anche in fase realizzativa; la mia disponibilità è totale, non ho problemi di modulo". L'ultima partita giocata risale al 22 gennaio contro il Piacenza, con Simone impiegato per 60 minuti da mister Campilongo, poi la trattativa con lo Spezia conclusasi l'ultimo giorno utile di mercato: "La condizione non è ottimale perchè vengo da dieci giorni dove non ho lavorato al meglio per cui non sono al 100%; nell'ultima partita giocata, due settimane fa, sono stato in campo circa un'ora. Ma la condizione può essere migliorata dall'entusiasmo, che è fondamentale. La mia posizione a Frosinone è passata da incedibile a cedibile con il cambio di allenatore. Venivo da Crotone dove avevo fatto bene, con Moriero allenatore. Il mister mi aveva voluto a Frosinone ed il primo anno di B abbiamo fatto benissimo, calando poi nel finale. Appena si è cominciato a parlare di Spezia ho subito dato la mia disponibilità totale e sono contento la trattativa si sia chiusa velocemente, questa è la piazza ideale per me". Un fascino per la città ligure che parte da lontano: "Mio papà mi portava a vedere lo Spezia quando ero piccolo perchè l'Entella non c'era ancora e le Aquile erano in Serie C; poi sono tornato quì a giocare, ma non ho mai vinto da avversario al 'Picco'". Sceso dalla serie cadetta per sposare il progetto Spezia, ma vicino pochi anni fa, a decidere di appendere le scarpette al chiodo: "Dopo l'anno di Prato, avevo cominciato a dubitare delle mie capacità; non avevo più stimoli e stavo pensando di abbandonare l'attività. Poi, anche grazie a mia moglie ed alla gente che mi vuole bene, ho deciso di accettare l'offerta della Lavagnese, in Serie D; è stata una grande stagione che mi ha permesso poi di togliermi importanti soddisfazioni nel calcio, non ultima quella di giocare nello Spezia". E l'ultimo rinforzo messo a disposizione di mister Pane sa bene cosa chiede la piazza e quale è la strada da imboccare: "Dalla mia esperienza posso dire che fare dei calcoli non serve e può creare problemi; bisogna affrontare al meglio partita dopo partita, domenica dopo domenica, dando il massimo in ogni situazione. Solo così possiamo centrare il nostro obiettivo, non sarà facile, ma neanche impossibile; seve andare in campo con la testa giusta"
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