Al termine della sfida vinta nella sua Castellammare, è Salvatore Esposito a presentarsi in sala stampa: "Il rigore? Ho alzato lo sguardo e ho visto solo gente che conoscevo, portiere compreso. Anche prima di calciarlo sapevo non sarebbe stato un rigore come gli altri, non ho calciato come mio solito, ma sono stato fortunato sulla respinta.
Stanotte ho dormito poco, così come mio fratello. Siamo due tifosi della Juve Stabia, non lo abbiamo mai nascosto, siamo cresciuti in questo stadio e sapevamo sarebbe stata una giornata da pelle d’oca. È stato difficile prepararla mentalmente, ma siamo dei professionisti e dobbiamo rispettare la società di appartenenza, pertanto abbiamo dato il massimo, come facciamo sempre, ma è chiaro che la Juve Stabia rimane sempre parte del nostro cuore.
È stata una vittoria fondamentale, abbiamo bisogno di queste partite per mantenere alto l’entusiasmo e dobbiamo continuare su questa strada.
La Juve Stabia è una squadra forte, con individualità importanti, grande organizzazione e un bel gioco, anche in fase di preparazione abbiamo visto che per vincere avremmo dovuto sporcargli la partita e siamo stati bravi a interpretarla fin dall'inizio come dovevamo.
Rispetto a quando ho giocato su questo campo vestendo la maglia del Chievo sono cambiate tante cose, la partita al tempo era a porte chiuse quindi è stato un altro tipo di emozione. La partita di oggi, insieme all’esordio con la Nazionale, è stata a livello calcistico quella più toccante perché è stato come giocatare contro i miei amici e la mia famiglia, è stato un po’ pesante da una parte e bello dall’altra.
Siamo cresciuti nel quartiere Cicerone, il campetto è una possibilità in più per i ragazzi del posto di scegliere la strada giusta. Purtroppo ultimamente in Campania ci sono stati episodi brutti che hanno coinvolto ragazzi giovani: chi ne ha la possibilità deve cercare di aiutare questi ragazzi a scegliere la strada giusta, quella del divertimento e della crescita sana.
Sto attraversando un step di crescita, devo tanto ai miei compagni e all’allenatore, che ha piena fiducia in me e che mi vuole bene come ragazzo e giocatore, io sto cercando di lavorare per ripagarlo di questa fiducia.
Adorante? Sono cresciuto in convitto con lui, è un giocatore forte e sono felice di vederlo con la squadra della mia città; appena la Juve Stabia lo ha preso ho detto subito al direttore che aveva fatto un grande acquisto.
Il sogno nel cassetto? Il mio sogno e quello dei miei fratelli è quello di giocare tutti e tre in Nazionale perchè quella è la maglia più bella, cercheremo poi di chiudere la carriera a Castellammare, anche se vista la differenza di età con Pio sarà difficile farlo tutti insieme".
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