Oggi pomeriggio, presso la sala stampa dello stadio "Alberto Picco", si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dei neo-acqusiti Gabriele Artistico e Vanja Vlahović
Di seguito le parole dei nuovi attaccanti delle Aquile:
ARTISTICO
“Ogni annata lascia qualcosa di positivo e l’anno scorso, nel mio primo anno in Serie B, ho appreso molto e sicuramente mi aiuterà tantissimo in questa nuova avventura; io sono entusiasta e non vedo l’ora di dare il mio contributo e farò sempre tutto ciò che mi verrà chiesto dal Mister.
Cerco sempre di mettere la mia mentalità in tutto quello che faccio, penso che la fame con cui si approcciano sia l’allenamento che la partita siano fondamentali. Una delle mie caratteristiche è sicuramente la forza e la fame con cui approccio la partita.
La prima volta che sono venuto qui è stata una grande emozione perché ho visto una tifoseria caldissima e vi dico che quando è terminata la finale con la Cremonese ho detto a mio papà che io volevo venire alla Spezia, una città che vive di calcio e con un pubblico incredibile. La storia del Club non devo raccontarla io, ma è chiara a tutti e io sono davvero felice di essere qui e non vedo l’ora di giocare davanti al nostro pubblico.
Mio zio? Ha avuto una carriera importantissima, ma è un uomo di calcio e abbiamo sempre un confronto sincero, ma rispettoso, perché lui da ex calciatore è chiaramente sensibile a comprendere i vari momenti della stagione: sicuramente per me potermi confrontare con lui è una grande fortuna. Cognome pesante? Per me solo motivo di orgoglio.
Ho avuto la fortuna di giocare qui nell’ultimo turno di campionato, in un’atmosfera incredibile e francamente c’è sempre stata la volontà di arrivare, non ci sono stati mai intoppi o pensieri diversi.
Dove possiamo arrivare? Importante dare sempre il massimo, poi il cammino si costruisce strada facendo, con l’unione di intenti e il sacrificio quotidiano: non serve fare proclami.
Tiburón? A Roma fin da piccolo mi chiamavano squalo perché ero iperattivo in tutte le mie attività e quel soprannome me lo sono portato dietro per tutta la mia carriera.
Quando sono entrato in campo al Picco ho scambiato due parole con il bimbo entrato con me, io cerco sempre di avere un rapporto con i i tifosi, una semplice foto o autografo può renderli felici e di questo mi fa piacere.
Ho avuto la fortuna di giocare in piazze molto calde e aver toccato il Picco, mi ha fatto venire davvero voglia di viverlo con la maglia bianca indosso.
Se conoscevo Vanja? Personalmente no, però lo conoscevo calcisticamente e i numeri parlano per lui. Siamo già stati a cena insieme, ci piace il sacrificio, ci piace lavorare e questo è un punto in comune davvero importante e poi è davvero un bravo ragazzo".
VLAHOVIĆ
"Sono molto felice di essere qui, in una squadra forte, in cui ho trovato fin da subito un bel gruppo; arrivo da un anno molto importante dal punto di vista realizzativo, cercherò di fare il mio meglio anche qui, sfruttando al massimo questa grande opportunità.
Mi piace lavorare; mister Modesto diceva che ho la capacità di segnare e di attaccare bene lo spazio, ma in generale non mi piace parlare molto di me stesso, preferisco siano gli altri a descrivermi.
Pio? Sono felice per quello che ha fatto alla Spezia, ma ogni calciatore è differente e non è mai giusto fare paragoni. Io ho voglia di far bene, conosco le mie qualità e fin da subito ho voluto venire qui, non ci è voluto molto per decidere.
Innanzitutto voglio ringraziare i tifosi che mi hanno accolto in modo caloroso, credo che insieme a loro faremo molto bene quest’anno, nella speranza che alla fine saremo contenti tutti.
Per il mio arrivo allo Spezia sono state fondamentali le parole scambiate con il Direttore e mister D’Angelo, mi hanno spiegato come mi vedono nel gioco e che che qui mi posso sentire a casa, che per me è molto importante.
Ovvio che spero di fare anche meglio dello scorso anno, ma dobbiamo pensare a lavorare e a fare il massimo: la strada è lunga e dobbiamo restare concentrati.
Ho trovato uno spogliatoio veramente unito, mi hanno fatto subito sentire a casa, si vede che l’unione era uno dei segreti dello scorso anno e credo che giorno dopo giorno questa confidenza migliorerà sempre di più.
Tifosi dell’Atalanta arrabbiati per il mio trasferimento? Non ho visto, ma nel caso sarebbe un grande onore perché vuol dire che per due anni ho lasciato un bel ricordo e questa è sicuramente un’ulteriore iniezione di fiducia.
Artistico? Ci siamo subito trovati, inoltre mi può aiutare anche con consigli perché lui ha già giocato in Serie B e poi credo che questa affinità fuori dal campo sia importante anche per quello che si fa in campo".
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