Photogallery: la capolista trova pane per i suoi denti, ma supera la prova

Otto vittorie di fila non si ottengono per caso; forza di volontà, capacità tecniche e cuore, i ragazzi di mister Boscaglia hanno dimostrato di averne; ma gli audaci granata, oggi hanno avuto molto più che il sostegno della dea bendata.
Gli aquilotti di mister Serena, stimolati al punto giusto e per nulla intimoriti dalla sfida alla capolista, sono scesi sul terreno del 'Provinciale', pronti a dare tutto per avvicinare la vetta. I primi minuti di gara sono subito scintillanti con i 22 in campo che danno subito l'idea di volersi affrontare a viso aperto, con il gradimento del numeroso pubblico che applaude e sostiene.
Ma all'8', prime nubi si addensano sul cielo della compagine ligure: Barraco interviene in ritardo su Bianco, colpendo con i tacchetti la caviglia del centrocampista aquilotto che cade urlante in terra. "Neanche quando ho rotto il crociato ho provato tanto dolore" dirà a fine gara l'aquilotto, costretto ad abbandonare il campo in barella. Ddéjà vu per tutti i tifosi bianchi con la mente che torna veloce al derby di Carrara: minuto 13', Taddei entra da dietro su Iunco con il pallone già lontano; urlo di dolore e crollo in terra, nonostante per l'arbitro non ci fossero neanche gli estremi per sanzionare il fallo: risultato, 60 giorni di stop al capitano. Fato beffardo, ironia del destino, stesso intervento, stesso risultato, stesso direttore di gara, Andrea Coccia di San Benedetto. Grauso si cambia in fretta e fuoria per il suo, positivissimo, esordio con la maglia delle Aquile. Partita che per tutta la prima frazione tiene fede alle aspettative, con emozioni continue: Marotta e Iunco contro Castelli da una parte, Abate, Gambino e Pirrone contro Russo dall'altra, ma sono sempre i numeri uno ad avere la meglio. Poi al 45' altro episodio chiave: Testini è in anticipo su un avversario, saltano insieme e vanno giù, il direttore di gara si avvicina ed estrae il rosso ai danni dell'aquilotto tra l'incredulità dello stesso esterno bianco che professa invano la sua innocenza (peraltro confermata dall'avversario nel dopo gara). Nella ripresa, nonostante l'inferiorità numerica, lo Spezia non sta a guardare, (il palo di Iunco grida ancora vendetta) esponendosi in alcune occasioni, alle ripartenze veloci dei padroni di casa. Ma Lucioni e Murolo ci mettono sempre una pezza e, dove non ci arrivano i centraloni di mister Serena, ci pensa un grande Russo. Al 24' Marotta entra in area da destra e, con una finta a rientrare, fa fuori due avversari, ma prima di poter calciare a rete, davanti al solo Castelli, va giù; giallo per presunta simulazione. Al 31' il gol partita: Giacomo Tedesco sfonda a sinistra e cerca il diagonale, pallone non colpito bene che giunge sui piedi di Gambino, in sospetta posizione irregolare, a cui non resta che depositare in rete, scatenando le proteste soprattutto dei giocatori aquilotti intenti nelle fasi di riscaldamento ed in linea con l'assistente di linea; a farne le spese è Ricci, allontanato dal recinto di gioco.
A fine gara l'ennesimo parapiglia in campo, tra sfottò e scambio di opinioni non proprio da gentlemen; stesso trattamento riservato ai cento e passa tifosi aquilotti al seguito della squadra.

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