Nuova giornata di presentazioni in casa Spezia Calcio, con Guido Angelozzi, Direttore Generale del Club, che ha introdotto alla stampa DJ Buffonge, Delano Burgzorg e Salva Ferrer: "Oggi presentiamo tre calciatori giovani di nostra proprietà, un tesoro per il Club. Delano? Lo seguivamo da tempo, poi il De Graafschap è retrocesso ed è stato più semplice così portarlo in Italia; lo abbiamo conquistato grazie alle strutture, alle idee ed al progetto: anche altre squadre italiane lo hanno cercato, ma lui ha scelto noi e siamo convinti che crescendo potrà diventare davvero un calciatore importante, perchè ha tutto per sbocciare. Buffonge? Un diamante grezzo, ha qualità eccellenti, ma deve lavorare per affinare le sue doti, giocare maggiormente con i compagni ed esser più incisivo, ma è un ragazzo intelligente, dedito al lavoro e lo sta dimostrando applicandosi giorno dopo giorno. Salva Ferrer? Consigliato dal mio amico Ariedo Braida, è un calciatore eclettico, ha forza fisica e tecnica, può fare anche il centrale, ma ha doti atletiche indiscutibili e sulla corsia di destra è una certezza; è un ’98, ha una carriera importante davanti e quando si è aperta la possibilità di portarlo a Spezia, siamo andati forte, determinati a chiuderla a tutti i costi
Il mercato? Vigili e attenti, il nostro è un progetto che va avanti dalla scorsa stagione con idee chiare e precise".
A seguire parola ai nuovi a partire dall'olandese Delano Burgzorg: "Il calcio olandese è sicuramente differente e segnare qui ha un valore maggiore. Sono un calciatore poliedrico, l'1vs1 è una delle mie caratteristiche migliori, ma amo anche attaccare gli spazi lasciati dai difensori avversari, proprio come accaduto contro la Pro Patria. Il problema della lingua? In squadra tanti parlano inglese, riesco a capire praticamente tutto, ma certamente non appena avrò appreso l'italiano tutto sarà ancora più semplice; ho legato molto con Gyasi grazie alla lingua, un ragazzo con cui mi trovo veramente bene. Un modello? CR7 su tutti".
Subito dopo parola al londinese DJ Buffonge: "Qui la tattica ha un aspetto decisamente più importante rispetto al calcio inglese, dove l'intensità viene prima di tutto, ma mi sto abituando senza troppi problemi, perchè il calcio è un linguaggio universale ed è facile farmi capire, in campo così come fuori, nonostante io non parli ancora italiano. Questa per me è una possibilità molto stimolante e con questa maglia sogno di arrivare a tagliare traguardi solo sfiorati in precedenza; il ritiro per me è stato di grandissima importanza, non solo per trovare la forma fisica, ma anche perchè mi ha consentito di iniziare a lavorare sulle mie debolezze. Un modello? Nel calcio moderno i calciatori di talento da cui prendere spunto sono tantissimi".
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