Rientrati dalla vittoriosa trasferta in Belgio con l’Under 19 azzurra, i due aquilotti parlano del sogno europeo, ben consapevoli che il loro percorso nel mondo del calcio è solo agli inizi.
Pietro Ceccaroni, alla sua prima convocazione azzurra: "E’ stata una bella esperienza per me, emozionante. Non ho esordito, ma è stato importante fare parte del gruppo; ottenere una vittoria davanti a 3000 persone, sebbene un’amichevole, fa sempre bene; il mister e noi tutti ci tenevamo a far bene e direi ci siamo riusciti".
Per Patrick Ciurria è il secondo gol azzurro, ancora decisivo: "Sono cose che ti lasciano senza fiato, emozionanti. Sono stati un po’ diversi, alla Bulgaria ho avuto un pallone in area e sono riuscito a girarlo in porta, mentre con il Belgio, su un lancio in profondità dalla fascia destra, ho affrontato uno contro uno il difensore riuscendo a portare il pallone sul sinistro ed a piazzarlo sul primo palo".
Entrambi classe ’95 di grande prospettiva, che il Direttore Sportivo Romairone e mister Stroppa hanno voluto da subito in ritiro con la Prima Squadra. "Il ritiro con la Prima Squadra – dice Ceccaroni – è stata una soddisfazione incredibile per entrambi. Venivamo da un anno importante in Primavera, la Società era contenta e ci ha voluto premiare mandandoci a crescere con i grandi. Ruolo? In effetti ho cominciato in attacco, poi mister Fusco mi ha scoperto terzino sinistro e ho giocato anche centrale con mister Cei; mi trovo bene ovunque, mi diverto a giocare e qualunque ruolo va bene".
La rapidità e la tecnica le doti migliori di Ciurria: "Ieri mister Pane mi ha schierato da seconda punta e mi sono trovato bene; di solito gioco più esterno in attacco, ma ho fatto anche il centrocampista di fascia; ci sono compiti differenti, come seconda punta, hai meno compiti di copertura e sei magari più lucido negli ultimi sedici metri, mentre da esterno devi contribuire all’equilibrio della squadra nelle due fasi".
Il 19 novembre si saprà se l’Italia Under 19 potrà partecipare alle fasi finali degli Europei come miglior terza dei gironi e i due aquilotti potrebbero far parte del gruppo azzurro, ma il futuro si costruisce ogni giorno, con il duro lavoro. “La strada è ancora lunghissima – spiega Ciurria – e non bisogna mai mollare, a partire dagli allenamenti. Devi esserci sempre con la testa, atteggiamento giusto, sempre aggressivo perché quello che fai durante la settimana poi lo ritrovi in partita. Serve impegno e sacrificio, ma tutto verrà poi ripagato”. E a far la festa ai due azzurrini i piccoli Pulcini del 2005, campioncini in erba con tutto un futuro da scrivere. Ceccaroni parla da fratello maggiore ai piccoli aquilotti: "Impegnatevi sempre, non evitate i sacrifici, e divertitevi. Io ho appena cominciato il mio cammino, ma so che senza impegno e senza la volontà di sacrificarsi non si arriva da nessuna parte".
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