Presentata ieri nella sempre suggestiva atmosfera dello Spezia Store la settima edizione dell'almanacco "La Giovane Italia", che, tra le sue pagine, racchiude i migliori talenti Under 19 italiani, vero e proprio filo diretto con il vivaio calcistico italiano.
"La tappa spezzina è per me la più importante - ha commentato l’ideatore Paolo Ghisoni, giornalista di Sky Sport - e avere al mio fianco Giulio Maggiore, testimonial principe di questa edizione, è motivo di vanto. La sua scelta di rinunciare alla convocazione mondiale per concludere gli studi e prendere la maturità scientifica ha scosso gli animi di molti, ha innescato dibattito, ha diviso, ma professionismo vuol dire anche questo, maturità, capacità di individuare priorità avendo poi il coraggio di seguire il proprio percorso. E questo almanacco vuole appunto fare questo, dare luce a profili giovani importanti, di ragazzi con valori, seri, uomini dentro ma soprattutto fuori dal campo.
Allo Spezia c’è poi un amico di vecchia data, mister Fabio Gallo che, dai tempi delle giovanili dell’Atalanta, di talenti ne ha coltivati tanti. E poi Matteo Pessina, fino allo scorso anno talento della ‘Giovane Italia’, appena eletto miglior giovane delle Serie B alla sua prima partecipazione cadetta, ma in fondo, lui già a 16 anni giocava il Lega Pro nel Monza, è un fuori categoria”.
Parola poi al talento aquilotto Giulio Maggiore: "La mia una scelta ha lasciato perplessi i più, anche nello stesso spogliatoio; la gente si è espressa, in tutti i modi; la scelta era mia, ho portato avanti le mie idee e tutto quello che mi sentivo dentro. Sapevo a cosa andavo incontro, ma ero e sono convinto di quanto fatto. Questo di Paolo e dei suoi collaboratori è un progetto importante, il calcio italiano ha bisogno di queste iniziative”.
E intanto Leonardo Benedetti, Gabriele Corbo e Samuele Mulattieri, giovani aquilotti di belle speranze, sorridono sornioni in prima fila; il futuro è lì a portata di mano, deve solo essere conquistato.
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