Dopo la rivoluzione di Marzo, che ha visto l'esonero di mister Pane e la fine dei rapporti di lavoro con il DS Varini e di altri dirigenti responsabili dell'area tecnica, lo Spezia ritrova in panchina Salvo Fulvio D'adderio, il tecnico artefice della promozione in prima divisione, esonerato nel girone d'andata dopo la sconfitta patita sul campo del Sud Tirol. Al suo fianco torna a sedersi in panchina anche Pietro Fusco, autore di un'ottima annata alla guida della formazione Berretti. I problemi però per il tecnico molisano non mancano, a partire da quelli relativi all'attacco, con Colombo squalificato e Musetti reduce da problemi alla schiena, così tocca a Cesarini recuperare in fretta dal brutto colpo subito 7 giorni prima contro la Cremonese e guidare gli aquilotti all'attacco della porta scaligera, supportato da Casoli e Basso. In mezzo al campo tornano titolari Lollo ed Herzan assieme a Buzzegoli, mentre in porta Conti prende il posto di Fiorillo che si accomoda in panchina.
Al 17' lo Spezia spaventa il Bentegodi. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo dalla destra, la palla termina sui piedi di Fissore lasciato colpevolmente solo dagli uomini di Mandorlini, ma la conclusione dell'ex mantovano sbatte contro il palo, prima del tapin vincente di Bianchi, colto però in offside dal direttore di gara.
Al 33' si capisce che al Bentegodi la dea bendata tifa Verona. Basso calcia una punizione da ottima posizione, la palla sbatte prima contro la parte bassa della traversa, rimbalza sulla linea, tocca la schiena di Raphael e poi di nuovo la base del palo prima di uscire in calcio d'angolo.
Sull'angolo che ne consegue è Comazzi ad impegnare un ottimi Raphael che respinge e quando Fissore deposita in rete, il gioco è già stato fermato per un fallo proprio del biondo centrale aquilotto, ai danni di un calciatore scaligero.
Al 22' della ripresa i padroni di casa iniziano ad alzare il ritmo, Hallfredsson parte per vie centrali e serve Berrettoni, che da posizione defilata spara a lato, pressato dal ritorno di Bianchi.
Ancora Berrettoni avrebbe sui piedi la palla del vantaggio due minuti dopo, ma anche in questa occasione il numero 11 veronese non è freddo, calciando debolmente tra le braccia di Conti, che ringrazia.
Al 74' Marchini recupera palla nella propria metà campo, tocca per Casoli che prova ad innescare il contropiede, ma l'ex Ceccarelli lo atterra, guadagnandosi il cartellino giallo. Sul pallone si presenta ancora una volta Basso, ma la rasoiata dell'ex giocatore del Frosinone, sfiora solamente il palo alla destra di Raphael.
Nel finale la partita sembra ormai avviata verso un pareggio a reti inviolate, ma a 2 dal termine avviene l'irreparabile. Le Noci lavora un buon pallone sulla sinistra e serve Esposito, che ha tutto il tempo di guardare il movimento degli attaccanti e di servire con precisione l'affondo del neoentrato Pichlmann, che taglia la difesa aquilotta, approfitta della sciagurata uscita di Conti e deposita in rete un pallone che per l'Hellas vuol dire sesto posto ad una sola lunghezza dai playoff, mentre per lo Spezia l'incubo playout si fa sempre più pericolosamente vicino.
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