L'iniziativa, nata dalla collaborazione tra la società Spezia Calcio, la Polizia Penitenziaria e la Casa Circondariale della Spezia, si pone come obiettivo primario quello di dare vita ad un percorso di integrazione dei detenuti del carcere spezzino mediante la pratica sportiva ed il gioco del calcio inteso come un’opportunità di svago e di confronto, e porterà i preparati tecnici del Club bianco a tenere vere e proprie sedute di allenamento all'interno del penitenziario spezzino ed i detenuti a sfidare i giovani del vivaio aquilotto sul terreno dell' "Intels Training Center - Bruno Ferdeghini".
Terzi e compagni, accolti e accompagnati all'interno della struttura dalla Direttrice Dott.ssa Cristina Bigi, dalla Comandante Comm. Maria Luisa Tattoli, dalla Dott.ssa Licia Vanni, dalla Vice Comm. Nadia D'Anna, dall'Isp. Capo Sandro Scottu e dal Sost. Comm. Salvatore Cutugno, hanno incontrato i detenuti che prenderanno parte al progetto, assolutamente entusiasti di poter conoscere la comitiva aquilotta e di potersi confrontare sui più svariati argomenti. Dalla preparazione delle gare, all'incidenza del fattore psicologico, dal ruolo che ricopre la fortuna per diventare calciatori professionisti, all'indimenticabile vittoria ottenuta a Roma, le domande hanno toccato i più disparati argomenti, ma i detenuti non sono stati i soli a porne, infatti anche i calciatori aquilotti hanno sfruttato l'occasione per comprendere meglio la vita quotidiana e le condizioni degli ospiti del penitenziario, in uno scambio fitto e continuo di informazioni e sensazioni che ha sicuramente arricchito ogni presente. "Nella vita come nel calcio gli errori possono essere commessi, ma la partita non termina in quel momento e c'è sempre il tempo per potersi riscattare, inseguire i propri sogni e realizzarli, con impegno, dedizione e sacrificio" ha voluto ricordare il tecnico aquilotto Mimmo Di Carlo, applaudito dalla nutrita e attenta platea.
In chiusura, calciatori e staff hanno avuto modo di incontrare anche una delegazione della Polizia Penitenziaria che lavora all'interno del carcere spezzino, per poi consegnare loro il materiale griffato Spezia Calcio donato con l'obiettivo di dare la possibilità ai detenuti di vivere un’esperienza da “veri calciatori”, indossando le divise delle Aquile per un "Calcio...in libertà".
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