Quel pallone che si è infilato imparabilmente alle spalle di Vigorito allo scoccare del minuto 48' della prima frazione di Spezia-Vicenza, non è una rete come tante altre, di quelle che ti strappano un applauso, che vengono ricordate per qualche tempo, prima di svanire dai ricordi, sostituite da tanti altri gol ugualmente "normali". No, non è un discorso meramente estetico. La perla di Patrick Ciurria, che contro i veneti ha regalato agli aquilotti tre punti importantissimi ed un liberatorio successo dopo un periodo cupo, non rimarrà nei ricordi di tutti i presenti soltanto per l'esecuzione magistrale, con quel pallone che, scagliato con il mancino verso la porta avversaria, ha visto la sua corsa terminare all'incrocio dei pali dalla parte opposta. Non sempre infatti basta la bellezza per fare del film di un gol un capolavoro fuori dal tempo.
Rivera nella "partita del secolo" o Grosso contro la Germania nel 2006, esecuzioni completamente differenti, ma entrate ugualmente nella storia del calcio e dello sport, perchè per divenire un ricordo indelebile nelle menti di tutti, una rete deve avere tanti diversi ingredienti, proprio come quella realizzata dal "Fante" nella serata di mercoledì.
Certamente la bellezza contribuisce a rendere tutto più facile, ma ciò che renderà difficilmente dimenticabile la rete del ragazzo di Sassuolo sono le emozioni, quelle della prima rete tra i professionisti realizzata davanti al proprio pubblico, di una rete che ha contribuito a rivedere la luce, di un gol arrivato dopo un anno difficile nel quale un grave infortunio aveva messo a dura prova un ragazzo giovane e determinato, che aveva visto il suo sogno interrompersi sul più bello. Interrompersi infatti, non finire. Dopo l'infortunio Ciurria, prodotto ed orgoglio del vivaio aquilotto, ha lavorato come ed ancor più seriamente di prima per recuperare il tempo perso, mettersi in pari con i compagni e lottare per una maglia da titolare, conquistandola con fatica e forza di volontà, determinato ad onorarla sempre ed a non lasciarla più.
E' dunque Patrick Ciurria ad aggiudicarsi il titolo di MVP di Spezia-Vicenza, balzando così in testa alla speciale classifica volta ad eleggere l'Aquilotto Reale 2015-2016.
Di seguito la classifica dell' "Aquilotto Reale" dopo le prime diciassette giornate di campionato:
2 Affermazioni: Calaiò, Chichizola, Ciurria, Migliore, Situm
1 Affermazione: Brezovec, Catellani, Errasti, Nenè, Terzi
Rivera nella "partita del secolo" o Grosso contro la Germania nel 2006, esecuzioni completamente differenti, ma entrate ugualmente nella storia del calcio e dello sport, perchè per divenire un ricordo indelebile nelle menti di tutti, una rete deve avere tanti diversi ingredienti, proprio come quella realizzata dal "Fante" nella serata di mercoledì.
Certamente la bellezza contribuisce a rendere tutto più facile, ma ciò che renderà difficilmente dimenticabile la rete del ragazzo di Sassuolo sono le emozioni, quelle della prima rete tra i professionisti realizzata davanti al proprio pubblico, di una rete che ha contribuito a rivedere la luce, di un gol arrivato dopo un anno difficile nel quale un grave infortunio aveva messo a dura prova un ragazzo giovane e determinato, che aveva visto il suo sogno interrompersi sul più bello. Interrompersi infatti, non finire. Dopo l'infortunio Ciurria, prodotto ed orgoglio del vivaio aquilotto, ha lavorato come ed ancor più seriamente di prima per recuperare il tempo perso, mettersi in pari con i compagni e lottare per una maglia da titolare, conquistandola con fatica e forza di volontà, determinato ad onorarla sempre ed a non lasciarla più.
E' dunque Patrick Ciurria ad aggiudicarsi il titolo di MVP di Spezia-Vicenza, balzando così in testa alla speciale classifica volta ad eleggere l'Aquilotto Reale 2015-2016.
Di seguito la classifica dell' "Aquilotto Reale" dopo le prime diciassette giornate di campionato:
2 Affermazioni: Calaiò, Chichizola, Ciurria, Migliore, Situm
1 Affermazione: Brezovec, Catellani, Errasti, Nenè, Terzi
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