Si è spento all’età di 83 anni, dopo una lunga battaglia con l’alzheimer, Luigi Radice, uno degli allenatori più innovativi che il calcio italiano abbia conosciuto. In occasione delle gare di Serie A, Serie B e Serie C previste nel week end la FIGC ha disposto un minuto di raccoglimento per onorarne la memoria.
Dopo una carriera da calciatore come terzino sinistro, che gli ha visto indossare la casacche di Milan (con cui ha vinto tre scudetti e una Coppa dei Campioni), Triestina e Padova – e dopo aver indossato la divisa azzurra della Nazionale italiana per cinque volte, con l’esordio a Vienna contro l’Austria in amichevole nel 1962 – Radice ha iniziato la sua carriera da tecnico, abilitandosi come allenatore professionista di prima categoria a Coverciano nel 1968.
Nella sua trentennale esperienza in panchina, ha guidato Monza, Treviso, Cesena, Fiorentina, Cagliari, Bologna, Milan, Bari, Inter, Roma e Genoa, ma sicuramente il punto più alto della sua carriera è stato lo scudetto conquistato con il Torino nel 1975-’76, il primo e unico granata dopo la tragedia di Superga.
Fonte FIGC
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