Nomem omen dicevano i latini: il destino in un nome. Stando così le cose, Ivan Andres, studente argentino di Cordoba, non sarebbe mai potuto sfuggire al suo di destino: il papà di Andres, originario di Sommacampagna, in Veneto, porta un cognome impegnativo da queste parti: Spezia.
Inevitabile che il piccolo Ivan Andres Spezia si interessi del club delle Aquile e ne diventi un gran sostenitore, anche a mezzo pianeta di distanza. Poi un giorno, a 27 anni, l'occasione disegnata dal fato: l'Universidad Tecnologica Nacional di Cordoba, la più vecchia del Sud America, lo sceglie per un viaggio-studio di 6 mesi in Europa, per studiare "sul campo" come funzionano alcune delle più prestigiose aziende europee, tra cui la Ferrari. Ed è proprio di ritorno da Maranello, destinazione Barcellona, Andres abbandona i suoi 11 compagni di viaggio, per fare tappa alla Spezia e visitare il covo delle Aquile, quello stadio "Alberto Picco" visto solo in qualche foto su internet. Di foto oggi Andres ne ha scattate tante; al suo ritorno in patria, accompagneranno i suoi racconti sui 6 mesi di vita europea e su quella città, quello stadio, quella squadra e quelle maglie che da sempre gli appartengono, fosse solo per il cognome.
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