Quando un amico torna a casa, la calorosa accoglienza è d'obbligo e se quel caro amico si chiama Luciano Spalletti, bandiera aquilotta prima e tecnico di fama internazionale dopo, la festa diventa anche l'occasione per una lezione sui più svariati argomenti del mestiere di allenatore, alla quale questa sera hanno potuto assistere i tecnici dell'A.I.A.C. spezzina, presso una gremita sala conferenze del C.S. 'Bruno Ferdeghini', concessa dalla società aquilotta. Il tecnico toscano ha raccontato la sua esperienza in russia, allo Zenit, e ha spiegato la sua personale scelta di stare fermo sino a Dicembre dopo l'esonero, ma non si è limitato a raccontare aneddoti della sua carriera, bensì ha analizzato anche l'importanza del lato psicologico, nei professionisti così come nei dilettanti, realtà nelle quali criticare i difetti non può mai essere produttivo, ma dove solo spronando e motivando si possono raggiungere i risultati sperati. L'ex aquilotto ha poi parlato del ruolo fondamentale che la linea difensiva avversaria svolge nel gioco offensivo della propria formazione, analizzando dettagliatamente fattori come l'equilibrio, l'aggressività e il concetto di spettacolo nel calcio, il tutto con grande simpatia ed autoironia, solo alcune delle qualità che ad oggi rendono Luciano Spalletti uno dei più amati aquilotti della storia.
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